Dani By

Sangue di Giuda


La leggenda di un miracolo a Broni

Un Giuda resuscitato e che, con straordinari poteri anticrittogamici, salva le viti dell’Oltrepò Pavese.
Storia a dir poco curiosa per dare nome a un vino rosso e corposo, ma anche amabile e frizzante: il Sangue di Giuda.
Una leggenda, certo, ma se a volte le leggende nascondono qualche embrione di verità e di storia, qui davvero si sconfina nella fantasia pura, con inevitabile ammirazione per la creatività dei viticoltori di Voghera e dintorni.

Giuda, secondo questa leggenda, dopo essersi tolto volontariamente la vita per la vergogna e il rimorso del tradimento compiuto, non solo era stato resuscitato dal Signore, ma aveva anche ottenuto una possibilità di riscatto.
Il Padreterno, evidentemente convinto dell’autenticità del suo pentimento, aveva offerto al più famoso dei traditori una seconda occasione.
In pratica all’apostolo che aveva venduto Gesù per trenta denari era stato imposto di vagare sulla Terra fino a quando non avesse compiuto un’azione tanto bella da liberarlo dal peso della colpa e da una esistenza di vagabondaggio senza fine.
Una condanna, dunque, ma che restituiva al colpevole una speranza. E per molti anni, forse secoli, Giuda aveva affrontato con impegno la missione ricevuta.
Sempre secondo la leggenda, si era dato da fare per aiutare chiunque soffrisse: aveva salvato bambini da morte sicura, aiutato vecchi e distribuito il suo pane ai poveri, ma tutto questo non era ancora stato sufficiente per meritarsi il perdono di Dio.
Nel suo peregrinare, non si sa esattamente quando, Giuda si ritrovò nella Bassa padana, fra i campi e i villaggi dell’Oltrepò, giusto nella zona di Broni e proprio mentre una terribile epidemia colpiva tutte le viti del circondario.
I contadini erano ricorsi a tutti i metodi conosciuti per salvare il bene più prezioso delle loro terre ed erano ormai disperati, quando un saggio del paese rivelò loro una lontana profezia: questa parlava dell’esistenza di un solo uomo, su tutta la Terra, che avrebbe potuto sacrificarsi, offrendo il proprio sangue per salvare le viti dalla distruzione.
Quando Giuda udì questo racconto, decise di offrirsi come vittima e fu subito accolto come un salvatore dai bronesi, che si raccolsero intorno a lui per benedirlo e ringraziarlo per questo atto di amore verso la loro terra.
L’incarico di celebrare il cruento sacrificio fu affidato al capo del villaggio, ma quando questi stava per portare a termine la cerimonia ed era ormai pronto accanto a Giuda, con il coltello già levato per assestare il colpo, una forza ultraterrena gli bloccò il braccio e gli impedì di continuare.
Di fronte all’evidente dimostrazione di una volontà superiore Giuda fu ovviamente lasciato libero e si allontanò, convinto che la sua offerta non fosse stata accolta da Dio e che la sua pena dovesse continuare.
Appena fuori dal paese, però, vide le viti rigogliose, cariche di grappoli maturi, e comprese con gioia di essere stato perdonato.
Lo stesso miracoloso spettacolo apparve anche ai contadini di Broni, che decisero di dedicare a Giuda e al suo sangue (non versato) il vino ottenuto da quei frutti.

Racconto a dir poco fantasioso, dunque, cha lascia senza risposta ogni interrogativo sull’epoca della vicenda.
La storia invece dice che la creazione di un nuovo vino in Oltrepò può essere avvenuta in qualsiasi momento.
Questa è infatti terra di viti da sempre. Lo confermano reperti archeologici e testimonianze storiche: a cominciare dal geografo greco Strabone che, nel I secolo a.C., attribuisce addirittura ai vignaioli dell’Oltrepò l’invenzione della botte, per poi passare, in tempi più recenti, dagli scritti cinquecenteschi di Andrea Bacci, che definisce i vini di quella zona come “eccellentissimi” e concludere con i dati ufficiali che, nel 1884, riconoscono all’Oltrepò la coltivazione di 225 vitigni autoctoni.
Anche senza l’aiuto di Giuda.

 

Costiolo
Oltrepò Pavese – Sangue di Giuda
Costiolo
Vitigno: Croatina, Uva rara
Caratteristiche: giovane, leggero, dolce
Area Origine: Rocca de’ Giorgi
Abbinamenti: Vino da dessert, frutta come fragole e pesche e come dissetante aperitivo.
Colore: rosso rubino intenso.
Aroma: ricco, delicatamente aromatico, dall’approccio immediato, con tipico sentore floreale.
Sapore: amabile, elegante, morbido con perfetto equilibrio tra acidità e naturale dolcezza. Di buona aromaticità sorprende per la corrispondenza naso-palato.
Temperatura di servizio: 8-10 ° C.
Conservazione: 2 anni.
Il Vigneto:
Il Costiolo è la sommità di una collina. In questo vigneto dalla perfetta esposizione vengono coltivate le uve che producono il nostro classico vino da dessert. Il terreno è composto da limo (43%), argilla (32%) e sabbia (25%). La resa media non supera ma il 7500 kg di uva per ettaro.
La Differenza è…..
Costiolo è un vino delicatamente dolce in cui gli zuccheri maturati dal sole vengono domati dalla naturale acidità e dal tipico sentore floreale. Celebrato vino da dessert accompagna anche la frutta fresca e disseta nella stagione estiva.
www.contevistarino.it

Sangue di Giuda – Paradiso DOC
Bruno Verdi

Schermata 2016-03-16 alle 17.03.28Denominazione: Sangue di Giuda Doc
Nome vino: Paradiso
Uvaggio: Croatina 65%, Barbera 20% Uva Rara 15%
Tipologia: Rosso dolce vivace.
Grado alcolico: 7,5 % vol. Residuo zuccherino: 100 g./l..
Acidità totale: 6,4 gr./l.
Vigneti: Comune di Castana. Altitudine 200/230 m. s.l.m.,
densità 4000 ceppi/Ha.
Forma di allevamento: Spalliera tradizionale con potatura Guyot semplice.
Resa uva/Ha.: Q.li 100/110.
Raccolta delle uve: Manuale con trasporto immediato delle stesse
alla cantina, in vasche di acciaio inox.
Vinificazione: Le uve dopo la diraspapigiatura delicata, fermentano per 4/5 gg. Con frequenti rimontaggi per acquisire colore, corpo e struttura. Il mosto viene filtrato a metà fermentazione per mantenere il residuo zuccherino naturale.
Presa di spuma e imbottigliamento: La rifermentazione avviene in autoclave con utilizzo dei lieviti selezionati. Segue refrigerazione e filtrazione sterile.
Colore: Rosso rubino intenso con riflessi tendenti al viola.
Profumo: Ampio e complesso ricco di sensazioni olfattive fruttate con netto ricordo di profumi tipici del vino in giovane età.
Sapore: Dolce, appena mosso, pieno di fruttato, morbido,
leggermente tannico con ricordo delle uve di origine, lungo,
di piacevolissima persistenza.
Abbinamenti: Salame o cacciatorino giovane, crostata di frutta, ciambellone casereccio.
www.brunoverdi.it


Sangue di Giuda
Azienda Agricola Francesco Quaquarini
sangue di giuda

Caratteristiche organolettiche
Colore: rosso brillante
Profumo: dal profumo vinoso, fragrante e di confettura
Sapore: al palato è frizzante, persistente e di buon corpo
Grado alcolico: effettivo 7°% vol.Temperatura di servizio: 14°/16°
Abbinamenti: ottimo come aperitivo e con tutti i tipi di dolci, macedonia di frutta e formaggi, da servire per stupire
www.quaquarinifrancesco.it

Dani
Dani
About me

Daniela Guaiti, autrice instancabile di manuali di cucina, ha fatto della divulgazione gastronomica la sua missione nella vita. Ha scritto libri su quasi tutto quello che ha a che fare con il cibo: la cucina tradizionale italiana (18 volumi di Grande cucina Regionale) e quella etnica (Sushi, I sapori della cucina spagnola), la cucina d’autore (Le Carni, Sapori e profumi nella cucina di 12 grandi chef) e quella dietetica, senza dimenticare i prodotti tipici (1000 sapori da gustare nella vita), il vino (I grandi libri del vino) e la birra. Tantissimi libri, con diversi editori, da Gribaudo a Giunti, da De’ Vecchi a Rizzoli, ma anche giornali: prima La Cucina del Corriere della Sera, e adesso La Cucina Italiana. Perché oltre al cibo, nella sua testa c’è la scrittura. Si è laureata in Letteratura Greca alla Statale di Milano, ma subito ha capito che non ci sarebbe stata un’altra via possibile: tra la letteratura e le ricette ha sposato queste ultime, senza se e senza ma. Anzi, un ‘ma’ c’è: ma non prendiamoci troppo sul serio!

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