Gli Assaggi di questa settimana: a Parma la prima Associazione Gastronomi Professionisti; estate e insalata di mare, sostenibile e di stagione; Andrea Pasqualucci e la stella Michelin al Moma, quasi inaspettata; tutela dei vigneti italiani storici ed eroici; Nuovola Lavazza festeggia un anno a Torino, ospite Ferran Adrià. Buona lettura!

1 ) Nasce a Parma l’Associazione Gastronomi Professionisti: Brillat-Savarin, Gino Veronelli, Gualtiero Marchesi alcune tra le figure di gastronomi che hanno attraversato la storia, coltivando cultura e civiltà della tavola

Associazione che nasce per la difesa del cibo e oggi più che mai della sua corretta comunicazione.

Un legame culturale forte e concreto con gli 11 corsi universitari di scienze gastronomiche presenti in Italia.

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2 ) Piatto estivo per antonomasia, l’insalata di mare si rivela poco di stagione analizzandone gli ingredienti. E volendone misurare la sostenibilità ambientale le cose come stanno? Alcuni aggiustamenti si rivelano utili per conciliare gola e tutela dell’ambiente.

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3 ) La stella Michelin e i percorsi inaspettati, unici di volta in volta, che conducono a ottenerla. Emblematico è il caso del Moma di Roma. Uno di quei ristoranti a duplice conduzione, il proprietario da una parte, lo chef dall’altra. Figure che per lavorare bene devono essere in sintonia per conquistare l’agognato astro gastronomico. Come e sopratutto quando la stella arrivi non è dato di sapere; capita quindi che dopo i passaggi e il duro lavoro di altri chef, ora al Moma la stella sia arrivata sotto la guida di Andrea Pasqualucci, festeggiata e quasi inaspettata.

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4 ) Un nuovo decreto tutela vigneti del tutto particolari: con almeno 60 anni di vita alle spalle o in terreni che abbiano un’elevata pendenza, che siano ad una certa altezza o che sorgano in piccole isole.

Vigneti storici ed eroici vengono così supportati ma sopratutto si premia coraggio e capacità di iniziativa dell’uomo che si dedica a queste particolari coltivazioni.

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5 ) Nuvola Lavazza festeggia a Torino un anno di vita con una tre giorni di eventi e incontri.

Ospite di spicco l’anima creativa/gastronomica del progetto, Ferran Adrià. Innovazione fatta di scienza e arte, educazione alimentare, naturale e salutare, diventano subito temi caldi nell’eloquio dello chef che travalica gli argini della risposta istituzionale, e da un’intervista passa a un avvincente monologo.

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