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Assaggi web: sempre più cibo, gli articoli degli altri in rete


Gli Assaggi di questa settimana: Camanini stupisce con la pasta al Madrid Fusión; maître e servizio di sala sempre più in prima pagina nelle cronache gastronomiche; alla scoperta di un monumento storico/gastronomico parigino Le Grand Véfour; la critica gastronomica è una professione? E se lo è consente di arrivare alla fine del mese?; gioco di squadra e duro lavoro, Italia terza alla Coupe du Monde de la Pâtisserie di Lione. Buona lettura!

1 ) Riccardo Camanini fa parlare di sè in Italia, ma anche quando partecipa a congressi internazionali, come Madrid Fusión, riesce ugualmente a stupire. Lo fa a modo suo, senza spettacolarizzazioni ma creando lo stesso meraviglia, semplicemente con tre piatti di pasta.

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2 ) L’edizione Michelin Francia 2019 che assegna un riconoscimento anche all’accoglienza di sala, è solo l’ultimo dei segnali dell’attenzione ormai pienamente (giustamente) riservata al servizio. Un’intervista a Giuseppe Sportelli, Miglior MaÎtre d’Italia nel 2002 e in forza a Villa Aretusi a Bologna che parla della coinvolgente figura del maître con affermazioni del tipo: “….questa professione ce la portiamo addosso e la buona educazione e la cordialità diventano uno stile di vita”

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3 ) Conoscete il Grand Véfour? No? Allora scopritelo in questo articolo. Più che un lussuoso ristorante parigino è un vero monumento storico dagli interni strepitosi. Brillat-Savarin, Balzac, Maria Callas, in tanti hanno pasteggiato da queste parti, e diversi tavoli riportano ancora i loro nomi. Il passato glorioso trova oggi un presente luminoso, grazie allo chef e proprietario Guy Martin e a un servizio accurato.

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4 ) Un articolo che parla di chi parla (scrive) di cucina e ristoranti. Nessun compiacimento autoreferenziale, al contrario, un’analisi anche spietata che si pone interrogativi sull’identità del critico gastronomico, sull’esistenza stessa del critico in quanto professione e sulla possibilità di mantenersi con la sola penna gastronomica. O piuttosto la critica gastronomica è diventata (ed è sempre stata) un hobbie da abbiente gourmet un po’ dandy?

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5 ) Se con il Bocuse d’oro a Lione siamo rimasti a bocca asciutta, almeno con la Coupe du Monde de la Pâtisserie abbiamo conquistato il podio, Italia terza classificata dopo Giappone e Malesia arrivata prima. Scopriamo tutto il lavoro che c’è stato dietro la squadra di pasticceri, con la supervisione di Iginio Massari. Una cosa possiamo anticiparla: la Coupe du Monde de la Pâtisserie va duramente conquistata e senza gioco di squadra vero non si arriva da nessuna parte.

Leggi l’articolo completo su La Stampa

Roberto
Roberto
About me

Impiegato a tempo indeterminato, ma aspirante "flâneur", almeno nei sogni; un ozio creativo nel quale dedicarsi completamente alla buona tavola, al cucinare, alle arti visive, alla lirica e alla lettura dell'opera omnia di Balzac. Restando coi piedi per terra coltivo queste attività come passioni personali, quando posso, nel tempo libero. Scrivo di cibo perché amare qualcosa e voler comunicare questo amore credo siano una cosa sola, da gourmand aspirante gourmet, sempre pronto ad imparare cose nuove.

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