Una famiglia del vino tra Germania e Toscana
Una bella storia di famiglia, che fa capire a molti di noi quanto il nostro Paese sia attraente per gli stranieri.
E’ quella che racconta come un imprenditore tedesco, con la moglie, abbia deciso di venire proprio qui, in Toscana, a tracciare la sua strada verso il futuro.
E’ la bella storia di Julia e Georg Weber, che inizia a Capalbio nel 2003, e prosegue fino ad oggi con vini concreti e decisi, che esprimono al meglio il territorio che rappresentano.
Il terroir di argilla e calcare, tra la cittadina toscana e il mare, caratterizza questa produzione che ha scelto di impiantare in una zona ad alto potenziale ma prima mai sfruttata, i vitigni del cuore della proprietà: Chardonnay e Vermentino per i bianchi, e poi Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot, insieme a Syrah e Grenache.
Il 2008 ha visto la prima vendemmia e dal 2011 le bottiglie di Monteverro – declinate in cinque diverse etichette – hanno iniziato la loro strada nel mondo.
Tante le professionalità che hanno prestato la loro scienza e la loro passione alla coppia: Michel Duclos, uno dei grandi esperti di potatura, senza titoli accademici ma con una magica empatia per la vite, torna ogni anno a Monteverro per studiare le piante e impostare la potatura
dell’anno in corso. E sempre ogni anno l’azienda accoglie Lydia e Claude Bourguignon, nomi di riferimento nel mondo dell’agricoltura consapevole, che studiano le condizioni del terreno per verificarne equilibrio ed eventuali carenze.
E poi c’è Matthieu Taunay, il giovane enologo dell’azienda, che svolge ogni operazione con la perizia e la cura dell’artigiano che di ogni vigna conosce pregi e difetti, potenzialità ed esigenze. D’altronde le dimensioni dell’azienda consentono il capillare intervento dei tecnici e soprattutto lo esige la volontà di fare di Monteverro un vino di qualità assoluta, degno di confrontarsi con le etichette più importanti del mondo.
Ci sono riusciti? Sicuramente sono su un’ottima strada con i vini di punta, il Monteverro tra i rossi e lo Chardonnay tra i bianchi sono una bella scoperta.
- October 26, 2016
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- Capalbio, Monteverro, vino