Gli Assaggi di questa settimana: 50 Top Italy una nuova classifica alla scoperta del meglio della cucina italiana “all around The world”; Paolo Lopriore e il pesce di lago; stella Michelin tanto desiderata e poi subita, il caso di Skye Gyngell; Pringles al Prosecco e difesa del Made in Italy; Guida Ristoranti Espresso 2020 “poco di nuovo tanto di buono” Enzo Vizzari. Buona lettura!

1 ) Mangiare italiano all’estero può essere un’esperienza gratificante per il palato.

Siamo ormai lontani dagli anni di trappole per turisti e locali folkloristici che tradiscono qualunque nostra tradizione all’insegna dell’italian sounding. È tanto vero che la stessa Michelin da tempo attribuisce riconoscimenti a nostre “ambasciate del sapore”.

Ed è un fenomeno in crescita, tanto che è nata una nuova classifica dedicata, la 50 Top Italy per riscoprire il meglio della cucina italiana “all around the world”.

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2 ) Paolo Lopriore racconta il rapporto con la materia prima più prossima al suo ristorante, più facile da reperire a Como e più presente nella sua cucina: il pesce di lago.

Una scelta totale e radicale, non semplice ma stimolante. Genuinità locale contro complessità tecnica, parola di Lopriore

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3 ) “Ci sono due grandi tragedie nella vita. La prima è desiderare ciò che non si può avere…la seconda è ottenerla” Oscar Wilde. Il tema sembra ricorrente ultimamente rispetto al ‘peso’ della stella Michelin, tanto ambita e poi subita. Come nel caso di Skye Gyngell cuoca con un ristorante in Gran Bretagna che si è vista attribuire una stella ma senza essere allineata con l’estetica e il servizio da stella Michelin. La Skye, dopo aver rinunciato alla stella, si è reinventata in un nuovo locale mettendosi anche a imparare da zero a fare nuove cose come lo yogurt e il burro, come “una donna che cucina e impara” senza identificarsi troppo con l’immagine diffusa dello chef.

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4 ) Le Pringles al Prosecco. Il ministro dell’agricoltura ne ha chiesto il sequestro. L’azienda che le produce dichiara di essere perfettamente in regola e dichiara che si trattava di un’edizione limitata. La lotta per tutelare nomi protetti Made in Italy continua.

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5 ) Continua la stagione delle guide gastronomiche. È la volta della Guida ristoranti de L’Espresso 2020. Nessuna grande novità, posizioni che si consolidano e qualche movimento verso la vetta. “Poco di nuovo, ma molto di buono” la sintesi estrema di Enzo Vizzari.

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