Qualche settimana fa, un signore giapponese che vive da tempo a Milano mi ha fatto una domanda: Che cos’hanno in comune sakè, birra e seta?
Ci ho pensato su, e grazie alle tante occasioni avute ad Expo per conoscere il Giappone e i suoi prodotti, la risposta è arrivata: l’acqua!
E a pochi giorni di distanza, ho scoperto che l’assioma funziona anche qui, visitando lo stabilimento di produzione di
Menabrea. Là dove c’è l’acqua (il Cervo, che scorre ai piedi della città di Biella) ci stanno benissimo fabbriche di birra e di tessuti.
Ma a Biella non si fermano lì, perchè in questa cittadina su tre livelli, con una deliziosa parte medioevale raggiungibile con la funicolare, le attività sono molteplici, e molte sono legate proprio al mondo del nostro amato cibo.
E lasciandosi trasportare dalle storie legate alla moda, che qui si crea a partire dai pregiati tessuti di lana e cachemire e prende il nome di Agnona, Cerruti, Zegna, si possono scoprire autentiche chicche ‘da provincia’, dove le tradizioni contano e le realtà territoriali sono ben radicate.
Alcuni scatti dall’azienda Menabrea di Biella
Se siete gourmet impenitenti, una visita alla locale
macelleria Mosca, inossidabile presenza dal 1916, è passaggio obbligato. Banconi ricolmi di ogni prelibatezza: carni, formaggi, una quantità di salumi da perdere il senno e una parte di prodotti ‘da gastronomia’ che fa invidia a moltissimi dei negozi di delicatessen più quotati al mondo. Il tutto in un’atmosfera d’antan, con la
cassiera con piglio sabaudo che governa un negozio d’altri tempi.
La storica macelleria Mosca, a Biella
La birra è parte della storia, con la Menabrea che è vera modernità in un’archeologia industriale, e racconta come questa realtà sia radicata: lo stabilimento è da sempre nel centro storico della città, ed è cresciuto adattandosi all’opificio di un tempo. Gli impianti si devono adattare alla struttura, e le bottiglie corrono su moderni nastri trasportatori protette da un tetto di legno e da spesse pareti di mattoni rossi, testimoni dello sviluppo di un brand che festeggia 170 anni presentando una nuova Weiss, che affianca la tradizione e la reinventa.
La lavorazione dei canestrelli, tipici biscotti biellesi
E vogliamo parlare dei biscotti Nutritivi e dei
canestrelli biellesi? Qui si producono ancora artigianalmente, rigorosamente a mano, con le ricette tradizionali che nessuno vi svelerà. In un laboratorio vivace e con una manualità che affascina, il fermento dolciario si percepisce già nelle vie intorno, con un profumo inebriante. E il risultato lo trovate ben impacchettato al
Caffè di fianco al Teatro comunale, dove l’imbarazzo è solo tra quali e quante delizie scegliere.
Scoprire nel frattempo che qui è nato il rosso Valentino, il colore che ha reso celebre in tutto il mondo lo stilista allievo di Cerruti, e che lo stesso Cerruti, gloria locale, a Biella ha deciso di stabilirsi dopo aver riscritto i canoni della moda, non fa che alimentare la passione per queste piccole realtà italiane nascoste, spesso snobbate, e invece tutte da scoprire.