Fabio Zago By

Lombardia


Non è certo considerata una regione a forte vocazione enogastronomica, quanto piuttosto la regione trainante dal punto di vista industriale, finanziario, tecnologico e anche agricolo.
Poi scopri che il suo paniere di prodotti di alta qualità è uno dei primi in Italia e che, nonostante la mancanza del mare, la sua cucina regionale è ricca di storia e di ricette importanti e famose.
E Milano, il suo capoluogo e città simbolo dell’Italia attiva e laboriosa, è un coagulo della migliore cucina italiana e internazionale.
La Lombardia è una regione vasta e variegata ed è difficile scrivere di una cucina regionale, ma piuttosto di una cucina delle tante province o dei diversi territori che la compongono.
Le carni, i formaggi, i salumi, le verdure invernali, il riso e il pesce di fiume e di lago sono i prodotti più tipici e elaborati gastronomicamente in maniera impeccabile.
Certo non si possono sottovalutare la cotoletta alla milanese, il risotto alla milanese e l’ossobuco con o senza la “gremolata” finale, un trito profumato di erbe aromatiche e buccia di limone. Ma dalle diverse e più piccole province altre ricette straordinarie e note come i ravioli di zucca, i bolliti misti con la mostarda, la polenta in diverse versioni, i pizzoccheri valtellinesi, i formaggi straordinari a cominciare dal parmigiano, che è anche lombardo e dal fratello grana padano e poi i taleggi piuttosto che il Gorgonzola o il mascarpone, giusto per citarne alcuni, famosi e diffusi in tutto il mondo.
E ancora i dolci, con lo straordinario torrone, con sua maestà il panettone.
Una eccellente produzione di vini, basti pensare alla Franciacorta, la nostra “Champagne, alla Valtellina con i suoi rossi straordinari o all’Oltrepo pavese.
E il pane, a cominciare dalla adorata e in via di estinzione michetta.

 

Le patate di Campodolcino
Le patate giungono in Italia dal Perù quasi in contemporanea con il loro arrivo in Spagna, nello stato del Vaticano, perché i reali di Spagna, cattolicissimi, inviano ogni nuova scoperta a Roma.
Siamo nella seconda metà del Cinquecento.
Per duecento anni non rappresentano che una piana esotica o al più un nutrimento per animali
Nei paesi del Nord Europa invece si affermano presto ; poi nel tempo in Francia e nel resto d’Europa lentamente e progressivamente come nutrimento povero e contadino che affianca il consumo dei cereali,
in particolare come coltivazione di collina e montagna. Oggi questo straordinario tubero è amato, apprezzato e consumato in tutto il mondo.
E proprio ai piedi delle Alpi si trova Campodolcino, un piccolo paese tra Chiavenna e il passo dello Spluga.
Qui si coltivano patate tardive, che si raccolgono in autunno, di taglia medio piccola, di bucci rossastra e di polpa gialla e farinosa. Patate perfette per le tipiche preparazioni invernali come gli gnocchi, le creme, il purè.
Un prodotto tipico del lavoro manuale contadino; il volto antico dell’agricoltura lombarda spesso sconosciuto ma di un livello qualitativo eccellente.

Crema di patate, porri e ……… varianti

Ingredienti per 4 persone

  • 40 g di burro
  • due porri sottili
  • 500 g di patate farinose
  • 1 l di brodo vegetale
  • un mazzetto guarnito ( alloro, timo, prezzemolo)
  • sale, pepe bianco
  • 40 ml di panna fresca
  • tartufo bianco da affettare al momento, uova di quaglia , rosmarino tritato al momento, guanciale arrostito in padella al momento, brie a lamelle da appoggiare sulla crema calda , parmigiano a scaglie, gocce di aceto balsamico…..

Procedimento
Pulire e tagliare le verdure a pezzetti (a piacere tagliarne una parte in cubetti piccoli e regolari, da cuocere separatamente e utilizzare in fase di guarnizione finale)
Far appassire il porro con il burro per due minuti; unire le patate a pezzetti e far insaporire un minuto. Salare e pepare. Unire il mazzetto guarnito. Coprire con brodo vegetale e cuocere con coperchio per 30′ circa.
Frullare a crema fine. Completare con un cucchiaio di panna fresca.
Variare la preparazione di base con gli ingredienti indicati a piacere…….
Servire.

Fabio Zago
Fabio Zago
About me

Fabio Zago, docente dell’Accademia Gualtiero Marchesi, è il consuente gastronomico di unaricettalgiorno. Presta la sua consulenza gastronomica per riviste di settore ed è consulente gastronomico per numerose aziende agroalimentari. E’ autore di testi scolastici adottati in diversi Istituti Alberghieri italiani e di numerosi libri di cucina per il grande pubblico: “Rapida Mente buoni”, “La cucina wok”, “Mousse paté e terrine”, “I sapori della cucina tex mex”, “I sapori della cucina araba”, “Cucina ok a basso prezzo”, “La buona cucina vegetariana”, “Il piatto in un bicchiere”. E’ autore e curatore di una collana di cucina dietetica: “La buona cucina in gravidanza”, “La buona cucina disintossicante”, “La buona cucina senza latte”, “La buona cucina con le fibre”. Già durante gli anni di formazione all’Istituto Alberghiero ha iniziato a viaggiare per il mondo alla scoperta di realtà gastronomiche e culturali diverse dalla sua. Gli Stati Uniti, Londra e Parigi sono state le tappe fondamentali della sua crescita e gli hanno lasciato un’impronta cosmopolita, ma al contempo hanno radicato in lui la convinzione che quella mediterranea è la miglior cucina possibile. E’ stato Direttore Didattico della Scuola de La Cucina Italiana per oltre 20 anni. Ha lavorato presso prestigiose realtà nel mondo, fra cui: Hotel Excelsior, Cras Montana (CH) Centro enogastronomico Altopalato, Milano Excelsior restaurant, Beverly Hills, California (USA) Café Royal restaurant, Londra (UK) Forte Hotel Village, S.ta Mangherita di Pula La Cucina Italiana web e carta Oltre ad aiutarci in cucina e a suggerirci ricette, firma i suoi spigolosi post sul blog

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