Al Mercato del Suffragio, a Milano in corso XXII Marzo, proprio di fronte alla chiesa e, consentitemi – di fronte a via Bonvesin de la Riva, il luogo mitico dove Gualtiero Marchesi conquistò, con il suo ristorante e primo in Italia, le 3 stelle Michelin – è attivo da circa un anno il nuovo mercato coperto.
All’interno si possono acquistare prodotti di assoluta qualità, presenti ai quattro angoli del locale: frutta e verdura, pane e dintorni, caffetteria, dolci e gelati, salumi, formaggi e vino e infine pesce freschissimo.
Da segnalare in assoluto la panetteria di Davide Longoni, uno dei maestri del pane più noti e stimati d’Italia.
Non solo: tutti i prodotti eccellenti presenti vengono trasformati in ottime pietanze.
In questo modo si possono degustare prodotti di qualità in un’ampia sala, che diventa luogo di incontro, di assaggio, di degustazione, adatta a un tipico aperitivo o ad un ottimo pranzo o cena.

Il mercato è aperto dal mattino sino a tarda sera e svolge attività di consegna a domicilio.
Molte le iniziative di promozione e intrattenimento rivolte ai residenti del quartiere, ma anche ai milanesi che apprezzano gli ingredienti di qualità e il buon cibo.

Mercoledì sera siamo stati ospiti in occasione di una ottima cena “veneziana”.
Al centro della serata il racconto del lavoro, della fatica, dell’orgoglio di otto famiglie veneziane che ancora si occupano di pesca in laguna.
In particolare, ma non solo, della pesca dei granchi tipici di quel mare.
Si pescano in autunno e in primavera e molto dipende dalla luna e dalle maree, e anche dalla temperatura dell’acqua. Ogni anno è una storia diversa!
Se ne pescano molti e si selezionano, riconoscendoli da un segno caratteristico (che ritrovano soltanto occhi esperti), solo i maschi, che vengono raccolti in grandi casse e tenuti in acqua finché perdono la corazza e vanno in muta, e solo a quel punto vengono raccolti e venduti.
Si controllano due o più volte al giorno perché la “muta” dura poche ore.
In autunno, quando sono privi di carapace, si chiamano moeche (molli, in veneziano).
Si tuffano in un bagno di uova, formaggio prezzemolo e si friggono, diventando una vera prelibatezza.
In primavera, quando hanno il carapace, si cuociono al vapore o lessati. Si spolpano con molta pazienza e poi la polpa, ben condita, si serve nel guscio in modo simile al servizio delle granzeole. Si chiamano “maçenete”.
Una cena che non è semplicemente una degustazione, dunque, ma anche l’occasione per scoprire prodotti insoliti per il mercato cittadino, sentendoli raccontare dai produttori stessi.

Par scoprire i prossimi appuntamenti, che vi consiglio, basta seguire la loro pagina facebook