Dani By

Bollicine


Bollicine rosa per le feste

Una festa non è vera festa se mancano le bollicine.
Tanto più se la festa è davvero speciale, come quelle che stanno per arrivare.
Per il pranzo di Natale in famiglia, per il veglione di Capodanno con gli amici, per un brindisi di auguri con i colleghi: sono tanti in questi giorni i momenti in cui stare insieme e condividere il piacere della compagnia, tra chiacchiere, pacchetti da scartare e luci scintillanti.
E proprio come le lucine che addobbano le vie del centro e l’interno delle nostre case, le bollicine contribuiscono a creare la magia di questi giorni, rendendo splendente ogni occasione.
Il dibattito tra gli amanti dell’italianissimo Spumante e gli irriducibili dello Champagne d’oltralpe è sempre vivo, ma tutti sono d’accordo su una cosa: il bicchiere deve illuminarsi di irresistibili bollicine.
Per dare un tocco personale alle nostre feste senza uscire dal solco di questa ritualità, possiamo aggiungere una nota di colore, e tingere i brindisi di rosa. Sdoganato da tanti luoghi comuni, il rosé è ormai a pieno diritto protagonista nei momenti più importanti: non è un vino “da signorine” né un vino “da spiaggia”; non è una scelta “di second’ordine” né un “vinello” o un ripiego.
Il rosé ha tutto il prestigio dei più blasonati fratelli bianchi, ma ha un carisma nuovo e sorprendente, che lo rende perfetto per donare una pennellata di allegria alle nostre feste.

 

franciacortaFranciacorta DOCG Rosé Pas Dosé “Parosé”
Collocazione geografica delle uve ed esposizione: Nei nostri vigneti nel Comune di Passirano, pede collina di Monterotondo con esposizione Est – Sud – Est
Tipologia terreno: Piane e ondulazioni interne del morenico, di media fertilità, sciolto, con scheletro di media profondità.
Nome del vigneto: Roccolino, Limbo, Giardino e Tesa
Sistema di allevamento: Cordone speronato e guyot
Resa per ettaro: 80 quintali di uva per ettaro = 52 ettolitri per ettaro
Vendemmia: Vendemmia manuale in casse dal 20 agosto al 2 settembre 2008.
Vinificazione: Solo il Fiore (la prima frazione del 50% di succo) è stato destinato al Franciacorta
“Parosè”, che deve la sua tenue colorazione al Pinot Nero che subisce una lieve macerazione pellicolare. La fermentazione primaria è avvenuta in piccole botti rovere (da 225 lt), che hanno ospitato il vino per cinque mesi, fino alla primavera successiva.
Assemblaggio e imbottigliamento con “sciroppo di tiraggio” precedono l’accatastamento per la rifermentazione in bottiglia.
Maturazione ed Affinamento: Le bottiglie accatastate restano minimo 36 mesi nei locali delle nostre seicentesche cantine prima del “remuage”. Successivamente sboccate e dosate “Pas Dosé” ricevono il tappo a fungo e la gabbietta. Almeno tre mesi di affinamento ulteriore è infine necessario prima di immettere questo Franciacorta sul mercato.
Gradazione alcolica: 12,5 % vol.
Vitigni: 70 % Pinot Nero – 30 % Chardonnay
Prodotto per la prima volta nel: 2001
Produzione annuale di bottiglie: 5.5800 bottiglie – 447 Magnum – 70 Jeroboam
Annata: 2008

langloisLanglois Chateau
St. Hilaire-St. Florent – Val de Loire – Francia
L’extra par Langlois Crémant de Loire Rose dry tipologia: vino bianco secco
Vitigno: 100% cabernet franc
Vendemmia: interamente raccolta a mano in piccole cassette da 25 kg. pressatura immediata meccanica subito dopo la raccolta per l’ 80% delle uve e per il 20% dopo una breve macerazione di 12 ore
Vinificazione e affinamento: vinificazione in vasche d’acciaio inox termoregolate. la seconda fermentazione avviene direttamente in bottiglia. maturazione sui lieviti per un minimo di 12 mesi nelle cantine in pietra
Colore: rosa chiaro
Profumo: elegante con frutti rossi
Gusto: al palato fresco, fruttato, facile da bere
Invecchiamento potenziale: 2 anni
Distribuito da: Meregalli Giuseppe s.r.l.
20052 Monza – via Visconti, 43 tel. (39) 039.2301980 fax (39) 039.322313
www. meregalli.com

 

nino_francoNino Franco
Valdobbiadene – Treviso
Faìve Rose’ Brut Faíve: faville in veneziano, le piccole fiammelle rosso dorate che si alzano da un grande fuoco verso l’alto, trasportate dal vento con leggerezza e libertà varieta’ e provenienza uve: 80% merlot, 20% cabernet-franc
Tecnica di vinificazione: breve contatto bucce-mosto a bassa temperatura per ottenere il colore; prima fermentazione in vasche di acciaio e presa di spuma in autoclave tipologia: spumante rosé brut
Colore: petalo di rosa
Profumo: fine, frutti rossi e pera sapore: lunga persistenza con bollicine cremose.
Brut, ma con naturale morbidezza
Abbinamento: ottimo come aperitivo o a tutto pasto
Distribuito da: Meregalli Giuseppe s.r.l.
20052 Monza – via Visconti, 43 tel. (39) 039.2301980 fax (39) 039.322313
www. meregalli.com

bollingerBollinger
Ay – Champagne – Francia
Champagne Bollinger Rosé
La Freschezza Di Un Rosé, La Struttura Di Un Bollinger
La dimostrazione di una competenza unica in materia di vinificazione in rosso e di padronanza dell’assemblaggio: una vera e propria alchimia, un vino di grandissima tecnicità.
Maturazione: un periodo di affinamento in cantina più di 2 volte superiore a quanto stabilito dal disciplinare dell’appellazione
Dosaggio: moderato, da 7 a 8 grammi per litro
ASSEMBLAGGIO: 62% Pinot Nero, 24% Chardonnay, 14% Meunier, aggiunta di un 5-6% Vino Rosso Più dell’ 85% di Grands e 1er Crus
COLORE: Riflessi bronzei coniugazione dell’intensa profondità del grande vino rosso utilizzato nella cuvée
PROFUMO: Nobiltà dei piccoli frutti rossi, note di ribes, ciliegia e fragolina di bosco. Note speziate, che rimandano Bollinger rosé allo stile “Special Cuvée”
SAPORE: Una sottile combinazione di struttura, persistenza e vivacità dove le note tanniche rimandano al suo carattere più vinoso. Bollicina fine come velluto. Profumi di frutti rossi selvatici
ABBINAMENTO: Scampi, astice, salmone. La cucina giapponese o asiatica poco speziata. Dessert a base di frutta: macedonia, torta alle fragole, lamponi
CONSIGLI: Bollinger Rosé segna un momento intimo e originale; perché non “l’afternoon tea” Bollinger? E’ anche perfetto per fare un picnic in un pomeriggio d’estate, come aperitivo o con un dessert a base di frutta e poco zuccherato.
Per valorizzare il suo stile unico, il suo bouquet, i suoi aromi, vi consigliamo di servire Bollinger Rosé tra 10 e 12° C.
Distribuito da: Meregalli Giuseppe s.r.l.
20052 Monza – via Visconti, 43 tel. (39) 039.2301980 fax (39) 039.322313
www. meregalli.com

mataVilla Matilde
Mata
Vino spumante di qualita’ metodo classico brut
Varietà delle uve: Aglianico 100%
Bottiglie: champagnotte da 750 ml
Classificazione del vino: Vino Spumante Di Qualita’ Brut
Prima annata di produzione: 2011
Numero medio bottiglie prodotte per anno: 5.000
Area di produzione: Tenuta San Castrese – Sessa Aurunca
Natura del terreno: vulcanico con una buona dotazione di fosforo e potassio
Anno di impianto dei vigneti: vari anni a partire dal 1970
Altimetria dei vigneti: 150 mt s.l.m.
Densità di impianto: 4.000 viti per ettaro
Sistema di allevamento: Gouyot semplice con circa 6 gemme per pianta
Resa in vino ( litri- ettaro ): 5.000
Epoca di vendemmia: 1° decade di settembre
Vinificazione: le uve subito dopo la raccolta in cassette vengono lavorate a grappoli interi in pressa dove macerano a freddo per 12-24 ore con le loro vinacce, segue una lenta fermentazione in bianco del mosto a circa 12 °C
Maturazione: “tirage”e seconda fermentazione in bottiglia a contatto con i lieviti per minimo 24 mesi.
Colore: rosa chiaro e fine perlage
Profumo: Si apre in degustazione con sentori di frutti a bacca rossa insieme a piacevoli note floreali
Palato: Fresco e di buono spessore con finale avvolgente e setoso
Temperatura di servizio: 8-10 ° C

moserMoser
Rosé Extra Brut
Denominazione: Trento DOC Rosé.
Uve: selezione di uve Pinot Nero lavorate e raccolte a mano dai migliori vigneti di proprietà.
Zone di produzione: Maso Villa Warth, anfi¬teatro di vigneti posto ad un altitudine di 350 metri di quota che si affaccia sulle Valle dell’Adige e sul comune di Trento.
Età media dei vigneti: 30 anni.
Terreno: prevalentemente calcareo.
Vinificazione: pressatura delle uve intere con selezione del mosto ¬ore, fermentazione e affi namento in vasche di acciaio fi¬no al momento del tiraggio.
Affinamento: in bottiglia su lieviti selezionati per un minimo di 40 mesi ¬fino al momento della sboccatura.
Note organolettiche: colore rosa tenue. Al naso, complesso con sentori di piccoli frutti rossi, note evolutive e leggermente tostato. In bocca presenta una decisa freschezza e sapidità. Ottima persistenza sul ¬finale.
Produzione media: 3.000 bottiglie/anno.

veuve_clicquotVeuve Clicquot
Rosé Non Millesimato
Scheda enologica
Dopo essere stata la prima Maison de Champagne a commercializzare uno Champagne Rosé nel 1775, Veuve Clicquot ha voluto ricreare quell’evento, lanciando il suo Champagne Rosé non millesimato nel 2004 in Giappone e nel 2006 a livello internazionale.
E’ una Cuvée morbida che fa il suo ingresso nell’universo dello Champagne dopo essere maturata lentamente sia in cantina sia nello spirito degli enologi della Maison.
Il Rosé non millesimato è il risultato di una riflessione intorno al fruttato e alla golosità di uno Champagne Rosé. Jacques Péters, Chef de Caves e la sua equipe l’hanno voluto più accessibile e più seducente del suo fratello maggiore millesimato Vintage Rosé, sempre conservando i valori fondamentali della Maison in termini di stile.
LA CUVÉE
Prodotta da un assemblaggio di 50-60 Cru diversi, la struttura della Cuvée si basa sullo stile tradizionale del Brut Yellow Label, ovvero:
• 50-55% di Pinot Noir
• 15-20% di Pinot Meunier
• 28-33% di Chardonnay
L’assemblaggio comprende una percentuale particolarmente elevata di vini di riserva prodotti da più raccolti (5-6 in media): dal 25 al 35%, talvolta fino al 40%, per assicurare la continuità dello stile Veuve Clicquot.
Tali vini di riserva, i più vecchi dei quali hanno fino a 9 anni, sono conservati

Dani
Dani
About me

Daniela Guaiti, autrice instancabile di manuali di cucina, ha fatto della divulgazione gastronomica la sua missione nella vita. Ha scritto libri su quasi tutto quello che ha a che fare con il cibo: la cucina tradizionale italiana (18 volumi di Grande cucina Regionale) e quella etnica (Sushi, I sapori della cucina spagnola), la cucina d’autore (Le Carni, Sapori e profumi nella cucina di 12 grandi chef) e quella dietetica, senza dimenticare i prodotti tipici (1000 sapori da gustare nella vita), il vino (I grandi libri del vino) e la birra. Tantissimi libri, con diversi editori, da Gribaudo a Giunti, da De’ Vecchi a Rizzoli, ma anche giornali: prima La Cucina del Corriere della Sera, e adesso La Cucina Italiana. Perché oltre al cibo, nella sua testa c’è la scrittura. Si è laureata in Letteratura Greca alla Statale di Milano, ma subito ha capito che non ci sarebbe stata un’altra via possibile: tra la letteratura e le ricette ha sposato queste ultime, senza se e senza ma. Anzi, un ‘ma’ c’è: ma non prendiamoci troppo sul serio!

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