Assaggi web: sempre più cibo, gli articoli degli altri in rete
Gli Assaggi di questa settimana: Jamie Oliver cade e prova a rialzarsi con nuove iniziative; la prima udienza Veyrat vs Michelin; etichette nutrizionali sugli alimenti, la via italiana si distingue; quanto è distinguibile il Tavernello da vini più costosi? Spot e polemiche; cucinare a casa sarà presto per tutti un lontano ricordo del passato? Buona lettura!
1 ) Jamie Oliver cade e si rialza, o almeno prova a farlo. Dopo la chiusura di suoi locali nel Regno Unito ci riprova con una nuova catena di insegne nel Sud-est asiatico. Sparisce la dicitura Italian e rimane il suo nome. Interessante è l’analisi sui motivi e i nuovi scenari che hanno portato a questa crisi, da scoprire nell’articolo.
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2 ) L’affaire Veyrat contro Michelin approda alla prima udienza in un’ aula di tribunale. Legittima richiesta di chiarimenti e ingiusto danno subito? Come afferma Veyrat che chiede di non venire più citato dalla guida e vuole un euro simbolico come risarcimento. La rossa contrattacca chiedendo 30000 euro e con affermazioni decise “l’aula di un tribunale non è il luogo in cui difendere la vanità degli uomini”.
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3 ) Le etichette nutrizionali sugli alimenti. I consumatori le consultano sempre più: alla scoperta di calorie, grassi e zuccheri contenuti nel carrello della spesa. Un gruppo interministeriale italiano ha elaborato un nuovo modello di etichetta, cosiddetto a “batteria”, che si distingue dal modello a semaforo usato anche all’estero e che in parte fa discutere sulla leggibilità dei dati. Anche su aspetti scientifici gli italiani riescono a essere unici e quasi creativi.
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4 ) Nuovo spot Tavernello: esperti di vino che si prestano a una campagna pubblicitaria e fini conoscitori che vengono un po’ sbeffeggiati da una prova-assaggio alla cieca. Le polemiche non sono mancate, come si può immaginare.
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5 ) “L’arte della cucina va risollevata” un messaggio d’allarme da parte di Alberto Capatti, docente e storico della gastronomia Stiamo smettendo di cucinare a casa, stiamo perdendo il contatto con il processo di trasformazione che dall’ingrediente porta al piatto. Non è solo una questione per addetti ai lavori e aspiranti cuochi, la cucina di casa fa parte di noi, della nostra cultura e della nostra civiltà contemporanea. Senza precludersi la possibilità di un buon pasto al ristorante, o rapide soluzioni a domicilio di piatti già pronti, si alza una difesa dei fornelli di casa, da continuare ad accendere.
- December 03, 2019
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- Alberto Capatti, etichette nutrizionali, Jamie Oliver, Tavernello