Anna By

Capodanno cinese: dove festeggiarlo a Milano e Roma


Ricomincia un ciclo, si spazza via la cattiva sorte e ci si prepara per un nuovo anno: è il Capodanno Cinese e inizia sabato 25 per terminare 15 giorni dopo, con la festa delle lanterne. Il governo cinese lo ha quest’anno sospeso ma nel nostro Paese le comunità cinesi avranno comunque modo di festeggiarlo: Milano e Roma sono coinvolte e saranno teatro di feste, cene, sfilate ed eventi che porteranno a conoscere sempre meglio le tradizioni millenarie cinesi.

Paola Mattioli, insegnante di Lingua e Cultura Cinese ai bambini dell’Istituto Marymount di Roma, dove il Cinese è stato inserito come materia curricolare, ci racconta che cosa significa questo momento per il popolo cinese: “Questa è davvero la festa più importante in Cina, anche detta festa di primavera. Non ha una data stabilita, ma di anno in anno è celebrata da metà gennaio a metà febbraio, perché il calendario cinese si basa sulla luna e dipende quindi dal plenilunio.

Quest’anno cade il 25 gennaio, che sarà però solo inizio della festa che dura 15 giorni e termina con la festa delle lanterne.

È il periodo peggiore per andare in Cina perché questa è la festa delle famiglie e c’è un vero e proprio esodo, che porta le persone a spostarsi per tornare a casa, un po’ come succede per il nostro Natale. Le scuole restano chiuse così come molte attività commerciali ed uffici, dal momento che la tradizione vuole che sia malaugurante lavorare in questo periodo, e soprattutto nei primi 5 giorni dei festeggiamenti.

Di solito i cinesi si preparano sette giorni prima per il tradizionale cenone della vigilia, che è il pasto più importante dell’anno.

La festa si fa a tavola, ma si sta anche fuori per il lancio dei fuochi artificiali (si dice che più forte è il botto, più fortuna avrà la famiglia) e in questi giorni bambini e gli anziani in pensione ricevono in regalo bustine rosse con dei soldi.

Si comprano vestiti nuovi, decorazioni rigorosamente rosse – il colore simbolo della fortuna – e si decorano la porta e la casa con lanterne, decorazioni intagliate di carta o cartelli calligrafici: è un vero boom per lo shopping. Ma di sicuro è il momento conviviale e di ritrovo in famiglia a dare il significato più profondo alla festa.”

Numerosi i riti tradizionali legati a questo momento, soprattutto dal punto di vista gastronomico. Se volete che il nuovo anno sia positivo e proficuo, sulla tavola non devono mai mancare i 7 cibi portafortuna: il pesce, simbolo di prosperità, i tangyuan, palline dolci di riso che rappresentano la famiglia unita, il niangao, la torta di riso glutinoso che promette un salario più alto e un’ottima carriera lavorativa, e la pasta lunga, simbolo di longevità. Infine, i mandarini, gli involtini primavera e i ravioli che portano ricchezza.

Per viverlo come da tradizione anche in Italia, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Per il capodanno il 168 Chinese Township, ristorante milanese molto scenografico che ricorda i locali delle grandi metropoli asiatiche, propone un’esperienza gastronomica nel più puro stile cantonese. E se l’idea è quella di passare questo momento con la famiglia, si può prenotare una sala privata da dieci persone e gustare un ricco menu da condividere al centro del tavolo: otto tipi di antipasti misti, un’insalata di aragosta con la frutta, un mix frutti di mare (tra scampi, salmone e ostriche), un primo piatto a scelta (tra riso, pasta e gnocchi cinesi), zuppa di pesce, astice al vapore, cetrioli di mare, biancostato, capesante fritte con maionese, rombo saltato con pepe e sale granchio piccante, arrosto misto, manioca cinese saltata, verdura fresca saltata, dolci cinesi e frutta fresca mista. Ricco e godurioso come dev’essere il pranzo più bello dell’anno.

168 Chinese Township Viale Jenner 29, Milano (M3 Maciachini, Autobus 90-91-92)

Tel.02/97381672 Email info@ristorante168.com

Aperto sette giorni su sette a pranzo dalle 12 alle 15 e a cena dalle 18:30 alle 23:30

Tra i piatti più amati per il Capodanno cinese ci sono gli gnocchi di riso, che, secondo le tradizioni antiche, portano ricchezza e fortuna: per gustarlo, il ristorante Gong  propone un piatto “di buon augurio” creato proprio per festeggiare il 2020, che resterà nel menu per tutto l’anno: Gnocchi di riso, crema di tofu, edamame e guanciale croccante e polvere di kimchi. La consistenza morbida degli gnocchi si sposa con la cremosità della crema di tofu. A dare carattere e sapidità, il guanciale croccante e, per un finale piacevolmente acidulo, viene aggiunta la polvere di kimchi (cavolo fermentato con spezie). La parte vegetale del piatto è dato dagli edamame cotti delicatamente a vapore. L’anima profondamente cinese  di questo elegante ristorante in zona 5 Giornate si sposa con il tocco creativo, innovativo e originale che da sempre caratterizza la proposta di Giulia Liu: “In Cina il Capodanno è l’evento più atteso dell’anno e una delle festività più sentite. È come se unisse il Capodanno e il Natale occidentali in una sola ricorrenza. Per questo motivo, le famiglie si riuniscono per condividere momenti di gioia. È considerata una festa così importante che i cinesi che lavorano o vivono all’estero, e che possono permetterselo economicamente, non temono di spendere anche cifre molto alte pur di comprare un biglietto aereo e tornare a casa. Per noi di Gong la cucina è prima di tutto cultura, quindi, anche in occasione del Capodanno, vogliamo far rivivere le antiche tradizioni cinesi con un piatto speciale.”.

Ristorante Gong Oriental Attitude

Corso Concordia 8, Milano

Telefono: 02 7602 3873

Prenotazioni: info@gongmilano.it o sul sito web www.gongmilano.it/booking.html

La proposta di chef Zhang Guoqing del ristorante Bon Wei è invece un concentrato di modernità. Dopo aver dimostrato che la cucina cinese poteva essere anche “alta” e aver dato voce alla poliedrica cucina regionale, la nuova sfida dello chef è di far apprezzare la Cina contemporanea.
Qui troverete quindi un menu lontano dalla tradizione più classica: “In Cina oggi – spiega chef Zhang – al ristorante si mangia diversamente. I piatti della tradizione restano ma solo tra le mura casalinghe o in trattoria; quando si esce ad un certo livello le ricette spaziano tra gli ingredienti, prediligendo materie prime pregiate anche di altri paesi, come tartufo e foie gras.”.
Il menu degustazione per l’anno del Topo (in cinese Shu) esce dagli schemi noti, senza per questo dimenticare le leggende del passato: si apre infatti con la Zuppa di Sabbia Dorata, la Cernia Gialla, salsa d’ostrica e ba lung gua, il cucchiaio di Shao Mai nero con capasanta e Xing Bao Gu, il raffinato Huang La King Crab, ovvero il Granchio Reale “giallo piccante”, le cui chele stufate vengono impreziosite da peperoncino, cipollotto, crema d’uovo e qualche aromatica bacca di pepe di Sichuan. Seguono i noodle di farina tirati a mano conditi con veli di merluzzo carbonaro. Poi c’è il riso, reso sontuoso dalla carne di maiale glassata a miele, crunch di carne di maiale essiccata e dadini di foie gras. Si prosegue con un pollo cantonese cotto al forno, tagliato e accompagnato da una salsa di arachidi e olio piccante; poi la Steamed Chinese Oyster, un’ostrica al vapore con limone, soia nera e peperoncino.

Il colore benaugurante è presente nel dessert: una monoporzione di cioccolato fondente e gianduia con un gelée di ciliegia e amarena battezzata Hong Lao Shu: “Il Topo Rosso”.

Bon wei Via Castelvetro 16/18 a Milano, Tel. 02-341308

Sempre aperto, anche il lunedì

www.bon-wei.it

Per un’esperienza ugualmente autentica ma meno impegnativa, tante le opportunità valide in città: dalla ravioleria Sarpi, per un gustoso bao al vapore ripieno di carne di manzo o ravioli di verdure o carne, sia da mangiare sul posto in piena Chinatown oppure da asporto, per un menu casalingo di segno cinese.

Oppure un’esperienza contemporanea pop, tra cappelli verdi, stelle rosse e gigantografie di Mao alle pareti, nell’ottimo Maoji Street Food di Piazza Aspromonte, 43 (zona Loreto), dove mangiare nelle stoviglie di latta e gustare il boa migliore della città, e i baozi riempiti al momento con carne di vitello, maiale, anatra o edamame.

Su Roma si festeggia con il panino croccante di JiaMo Lab che propone una cucina tradizionale cinese street food, appena celebrato dall’articolo di Giulia Mancini su Repubblica. Questo panino – chiamato roujiamo – è composto da un impasto sfogliato ripieno di carne o verdure, che pare avere addirittura 2000 anni di storia e tradizione. Tipico di Shaanxi, una regione nel centro-nord della Cina, è un dim sum preparato con farina di frumento, lievito, uovo e acqua e riempito di delizie.
Via Bergamo 15, Roma ⠀
Per ordinazioni  388 834 8616
Aperto tutti i giorni dalle 12:00 alle 22:30

Considerato uno tra i migliori ristoranti cinesi fuori dalla Cina, a Roma potete festeggiare da Dao. Celeberrimi per il loro cenone della vigilia, sono un punto di riferimento assoluto per la cucina di tradizione, in cui l’autenticità è garantita da Shu Jianguo, che ha il coraggio di non cedere mai alle mistificazioni. 

Reduce da un recente restyling, il ristorante propone a pranzo e cena il menu con i grandi classici della cucina cinese e rivisitazioni della tradizione e si è appena arricchito di una ricchissima proposta per l’aperitivo. Con il Dim Sum Bar si può scegliere tra 35 tipologie diverse di dim sum, alternando cotture, consistenze e sapori gustando jaozi, baozi, wanton, ravioli, involtini accompagnati da cocktail.

Dao – Roma – viale Jonio, 328-330 – daorestaurant.it

E se volete avventurarvi anche nel mondo delle bevande, quella perfetta per festeggiare è la più presente nelle viuzze di China Town: è il bubble tea, un tè verde o nero, servito con latte e sciroppi di frutta, e al quale sono aggiunte le sfere di tapioca, che scoppiano in bocca ad ogni sorso. Le armonizzazioni e le consistenze cambiano a seconda delle preferenze e di sicuro è un modo divertente di entrare nel nuovo anno. Dove berlo? C’è un sito per scoprirlo: findbubbletea.com

Se invece l’idea è di capire come sarà l’anno del topo, il 5 febbraio Una parola buona e Sarpi Drinks organizzano da Biofficina un aperitivo 168 CHINESE TOWNSHIP Rombo saltato con pepe e sale 168 CHINESE TOWNSHIP Una delle sale private con karaoke 168 CHINESE TOWNSHIP Uno dei privé bon wei 20201249_danielemari bon wei 20201264_danielemari dao restaurant Roma dao restaurant Roma 2 Gong Oriental Attitudein compagnia di un’astrologa che spiegherà l’oroscopo cinese, scoprendo le affinità tra i dodici segni zodiacali cinesi . E svelandovi come sarà l’anno del topo per voi.

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About me

Anna Prandoni, giornalista e scrittrice, si occupa da oltre quindici anni di enogastronomia, con particolare attenzione alla storia dell’alimentazione e alla sua influenza sulla cultura e sulla società italiane. www.annaprandoni.it

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