Assaggi web: sempre più cibo, gli articoli degli altri in rete
Gli assaggi di questa settimana: dopo il carbonara day, una sfilza di carbonare sovversive; François Régis-Gaudry racconta ai francesi il nuovo slancio gastronomico di Milano; Bocuse d’or OFF, Torino è in fermento; Cesare Battisti a ruota libera; cose da non dire e mode linguistiche attorno al vino. Buona lettura!
1 ) Le è appena stata dedicata un’intera giornata, il carbonara day, è una delle ricette più amate dagli italiani ma anche tra le più discusse per definire quale sia la versione ufficiale. Mentre le diatribe continuano, gli chef più rinomati si divertono a reinterpretarla, in barba all’ortodossia. E allora via libera alle carbonare di mare, di lago, del futuro, in sformato, spalmabili, persino un risotto, in un “sovversivo” festival dell’eterodossia carbonara.
Leggi l’articolo completo su Repubblica Sapori
2 ) Amare la Francia e la scena gastronomica francese non impedisce certo di essere orgogliosi dei meriti di quella italiana. Quando è poi un articolo su L’Éxpress che elogia Milano come una città brulicante di nuovi indirizzi, allora il cerchio si chiude e non esistono più (o quasi) rivalità. Città dal nuovo slancio gastronomico e dal solido appetito, in grado di attrarre grandi chef, così si esprime l’autore del pezzo, François Régis-Gaudry. Lasciamoci guidare come turisti a casa propria, seguendo itinerari gastronomici suggeriti dai nostri cugini.
Leggi l’articolo completo su L’Express
3 ) 11 giugno 2018 è la data fissata per la finale europea del Bocuse d’or, ospitato a Torino. La città non aspetta inerte l’appuntamento e quindi Bocuse d’Or Off sia! OFF, ovvero una serie di eventi collaterali che precedono e accompagnano un evento, fanno da traino e al tempo stesso ne sfruttano la capacità di richiamo: archeologia del vino, percorsi nelle cucine reali, talk, workshop, e tanto altro ancora. Circoli virtuosi tra cucina arte e letteratura.
Leggi l’articolo completo su Finedinglovers
4 ) Cesare Battisti a ruota libera; lo chef del Ratanà, forse non molto mediatico, sa sicuramente essere comunicativo e incisivo. Alcuni dei temi snocciolati: la democraticità di una tavola, il rapporto con i piccoli produttori tra mode effimere e cuochi impegnati in responsabilità sociali nei confronti della terra e dei suoi lavoratori. Da qui come un fiume in piena lo chef continua con la difesa della tipicità della cucina italiana o con la lotta allo spreco. Ma al Ratanà l’atmosfera sa anche essere leggera e spensierata, tra il bancone e i tavoli, un piatto o qualche rubitt (piccoli assaggi) per accompagnare l’aperitivo.
Leggi l’articolo completo su sala&cucina
5 ) Due simpatici pezzi dalla stessa fonte, Intravino, e con tematica simile: il linguaggio del cibo, o meglio, del vino. Vinitaly alle porte, una guida è sempre utile; questi più che consigli su cosa dire, sono “sconsigli” su cosa non dire a un produttore di vino. L’altro pezzo invece è sulle mode linguistiche usate sui social, spesso con intenti “acchiappalike” rischiano di acchiappare insofferenza e dimostrarsi goffi tentativi giovanilistici. Poi però, prima o poi, in questo modi di dire incappiamo un po’ tutti ogni tanto, suvvia.
- April 13, 2018
- No Comments
- 0
- Bocuse d'Or, carbonara, Cesare Battisti, François Regis-Gaudry, Milano, Ratanà, torino, Vinitaly